Linguaggio da videogioco, al via una rubrica YOUNGO per introdurre i genitori allo slang dei gamer

Luttare, sciottare, chillare: davanti al monitor, è lecito. E se uno sta grindando, è inutile interromperlo con petulanza, molto meglio lasciarlo finire. I genitori sono avvisati, nel mondo dei videogiochi le regole di condotta sono a sé. E lo stesso vale per quelle grammaticali.

Ma niente paura: a dare una mano a mamme e papà, che d’improvviso non capiscono più la lingua dei loro figli e non riescono a trovare aiuto nel dizionario, ci pensa YOUNGO!

È al via una nuova rubrica social, tutti i primi e ultimi Sabato del mese sulla pagina Facebook YOUNGO, pensata per svelare il significato dei neologismi più utilizzati dai giovanissimi giocatori, una sorta di piccolo bignami-vocabolario che consenta ai genitori di districarsi con disinvoltura tra lo slang da videogioco, familiarizzando con parole dal suono esotico. L’applicazione richiesta è minima, per chi segue la rubrica il figurone con i ragazzini è garantito.